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Truffe online: occhio ai social

In questo periodo dell’anno in cui molti di noi stanno organizzando le vacanze natalizie, guardando su internet offerte per spendere meno, bisogna prestare massima attenzione ai social-network.

È in atto, infatti, una vera e propria truffa online con lo scopo di trarre in inganno l’utente per rubargli i propri dati. Come funziona? Attraverso un “innocuo” annuncio su Facebook, la vittima viene portata a cliccare sul link di un sito (in genere somigliante a quello di una compagnia aerea) dove poi gli viene richiesto di inserire le proprie generalità: nome, cognome, indirizzo email, residenza. Ovviamente per ricevere uno sconto speciale se non addirittura un biglietto omaggio.

Ovviamente le persone che sono cadute nella trappola non riceveranno nessun biglietto, né sconto, né informazione. Avranno solo lasciato i propri dati sensibili a un algoritmo gestito da malintenzionati, con il rischio di subire inopportune offerte (nel migliore dei casi) o un vero e proprio furto d’identità (nei peggiori).

Questo genere di truffa (conosciuto come phishing) è ormai un classico. Un tempo avveniva prevalentemente tramite mail. Nei periodi di preparazione alle vacanze, però, come quello natalizio o estivo, torna in voga con nuove forme.

Già qualche mese fa, anche su WhatsApp si era diffusa una truffa legata a finti biglietti gratuiti RyanAir e Alitalia.

Su Facebook attualmente girano ancora avvisi che sponsorizzano sconti o offerte; contengono, in genere, il logo di una compagnia aerea e usano un linguaggio accattivante, tipico delle offerte promozionali.

Non è escluso, però, che – adesso che se ne parla – le tipologie di “esca” vengano cambiate, per cui occorre sempre fare la massima attenzione. Diffidate degli annunci sui social, perché, a oggi, l’unico modo per evitare di cadere in raggiri online è quello di prenotare solo dai siti ufficiali delle compagnie o dei tour operator certificati.

Written By

è consulente di marketing strategico, keynote speaker e docente di branding e marketing digitale all’International Academy of Tourism and Hospitality. È stato inviato di «Vanity Fair» negli Stati Uniti per seguire Donald Trump, a Kiev per la campagna elettorale di Zelensky, collabora con diversi media ed è autore di 10 libri. Nel 2016, per promuovere la versione inglese de Il Predestinato ha inventato la sua finta candidatura alle primarie repubblicane sotto le mentite spoglie del protagonista del romanzo, il giovane Congressman Alex Anderson. Una case history di cui si sono occupati i principali network di tutto il mondo.

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