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Innovazione

Presentazione di “Tu sei il messaggio”, il Sottosegretario all’Innovazione Butti: «La Sovranità Digitale è un tema centrale»

Le oltre 150 persone che hanno gremito lo Yacht Club e lo splendido Lago su cui si affaccia, sono state la cornice dell’evento organizzato da Fratelli d’Italia per la prima presentazione assoluta del libro di Alessandro NardoneTu sei il messaggio – Il pensiero conservatore nell’era degli algoritmi”.

Un evento che per oltre due ore è stato capace di catalizzare l’attenzione del pubblico su temi che non sono notoriamente “leggeri” come la Sovranità Digitale e l’impatto delle nuove tecnologie su società e democrazie, compreso il loro utilizzo con finalità manipolatorie emerso anche dai documenti pubblicati negli scorsi mesi da Elon Musk.

La radice del libro e degli interventi della serata è la conservazione dei valori fondanti della Civiltà Occidentale e la loro difesa dagli attacchi di una sinistra che anche in Italia è sempre più votata all’ideologia woke e al politicamente corretto.

«Ogni giorno i valori su cui è costruita la nostra società subiscono l’attacco di una sinistra che vorrebbe distruggerli per omologarci tutti al politicamente corretto», spiega Stefano Molinari, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, «come ha recentemente affermato anche Papa Francesco, è nostro dovere difendere i valori della vita e della famiglia. Noi italiani possiamo considerarci fortunati, perché il governo di Giorgia Meloni difenderà la nostra società da chi vorrebbe introdurre pratiche inumane come l’utero in affitto o inculcare la teoria gender ai nostri bambini.»

L’evento è poi proseguito con l’intervento di Alessandro Nardone, un keynote speech attraverso il quale l’Autore ha illustrato al pubblico i punti fermi del suo libro, a cominciare dalla militanza giovanile proprio al fianco di Alessio Butti «nel 2001 sul suo sito web implementammo la possibilità per gli utenti di valutare i nostri amministratori locali, di partecipare alla stesura del programma e di candidarsi alle elezioni amministrative. Praticamente la piattaforma Rousseau con 15 anni d’anticipo.»

Poi Giorgia Meloni, che nel 2004 Nardone sostenne per il congresso nazionale di Azione Giovani realizzando il portale entrainazione.it, e che secondo l’Autore è «un messaggio credibile anzitutto perché è coerente. Già vent’anni fa aveva questa precisa visione del mondo e non l’ha mai cambiata, nemmeno quando le sarebbe convenuto politicamente.

Dopo un focus sui fanatismi del politicamente corretto e della cancel culture, Nardone ha introdotto il tema della Sovranità Digitale spiegando come le piattaforme delle GAFAM (acronimo di Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft, ndr) monopolizzino il mondo dell’informazione manipolando, attraverso l’enorme mole di dati in loro possesso, le nostre opinioni e le nostre azioni, in qualsiasi sfera della nostra vita.

Argomento che ha introdotto l’intervento del Sottosegretario con delega all’Innovazione Alessio Butti, che ha subito sgombrato il campo da qualsiasi dubbio in merito alle proporzioni della questione, spiegando che «quando noi conservatori eravamo gli unici a parlare di Sovranità Digitale eravamo guardati con la solita diffidenza dai nostri avversari politici, finché la questione non è stata posta anche da Ursula Von der Leyen e allora tutti hanno improvvisamente aperto gli occhi.»

Tema che insieme a quello della semplificazione e dell’alfabetizzazione digitale è al centro dell’action plan di Butti, che nel corso del suo intervento ha voluto soffermarsi sull’importanza dei dati: «chi li paragona al petrolio mente, perché il valore dei dati è infinitamente superiore. Attraverso i dati è possibile sapere tutto delle nazioni e dei loro popoli e, come spiega Nardone nel suo libro, talvolta possono essere utilizzati per manipolare le opinioni o addirittura sovvertire l’ordine democratico di una nazione. Non è più accettabile che i dati dei cittadini italiani ed europei siano proprietà esclusiva di multinazionali americane o cinesi, per questo con tutto il Governo stiamo lavorando per dotarci di infrastrutture tecnologiche che ci mettano nelle condizioni di poter diventare autonomi nei fatti, oltre che dal punto di vista legislativo.»

Infine, il Sottosegretario si è soffermato anche sul tema dell’Intelligenza Artificiale, a cui Nardone nel suo libro dedica un intero capitolo: «sarebbe fuorviante pensare di limitare le nuove tecnologie, come diceva Prezzolini noi conservatori dobbiamo “continuare mantenendo”, quindi occorre disciplinare chi controlla questi algoritmi affinché vengano rispettati i principi di privacy e libertà di pensiero. Al contempo dovremo lavorare al fianco di scuola e università per sostenere iniziative didattiche che introducano questi strumenti in modo costruttivo e aiutare le nostre startup ad essere competitive sul mercato globale. Per come la vedo la tecnologia deve essere al nostro servizio, non renderci schiavi.»

Insomma, gli algoritmi potranno diventare i nostri migliori alleati o i nostri nemici peggiori, dipenderà da noi.

 

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è consulente di marketing strategico, keynote speaker e docente di branding e marketing digitale all’International Academy of Tourism and Hospitality. È stato inviato di «Vanity Fair» negli Stati Uniti per seguire Donald Trump, a Kiev per la campagna elettorale di Zelensky, collabora con diversi media ed è autore di 10 libri. Nel 2016, per promuovere la versione inglese de Il Predestinato ha inventato la sua finta candidatura alle primarie repubblicane sotto le mentite spoglie del protagonista del romanzo, il giovane Congressman Alex Anderson. Una case history di cui si sono occupati i principali network di tutto il mondo.

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