Con lo scoppio della pandemia tante aziende e Pubbliche amministrazioni hanno scelto soluzioni di smart-working, consentendo ai propri dipendenti di lavorare da casa. Secondo una ricerca dell’Istat, il 90% delle grandi imprese (250 addetti e oltre) e il 73,1% delle imprese di dimensione media (50-249 addetti) hanno introdotto o esteso lo smart working durante l’emergenza Covid-19. Anche le imprese piccole hanno adottato soluzioni per favorire il lavoro agile.
D’altronde un’azienda ha meno costi e i dipendenti, se lasciati con più libertà, possono rendere meglio. Questa trasformazione però non cancellerà il posto fisico, ma cambierà l’approccio al mondo lavorativo con novità per quanto riguarda l’orario, le competenze, la formazione e gli obiettivi dei lavoratori. Osservando i cambiamenti già avvenuti, la società D2U [1] ha progettato quello che sarà l’ufficio del futuro. Per gli archietetti sarà un pyhyscal-smart office, cioè un ufficio con delle persone ma innovativo negli spazi e nelle funzioni.
VERSO UN RIPENSAMENTO DEGLI SPAZI
Le disposizioni contro il virus (distanziamento sociale e il numero massimo di persone) hanno portato a una trasformazione degli spazi lavorativi. Ebbene D2U ha ripensato a quelli ambienti dove lavorano più persone, come i call-center o segreterie universitarie, e nel prototipo di pysical-smart office ha disegnato un’open space rimodulabile facilmente a seconda delle persone presenti e delle normative sulle distanze. In questo modo non ci sarà bisogno di spostamenti o altre opere murarie.
Oltre a garantire la sicurezza però, gli uffici del futuro dovranno anche stimolare gli impiegati. Già da diversi mesi alcune aziende hanno ridisegnato i propri spazi lavorativi, consentendo a dipendenti e collaboratori di lavorare anche all’aperto, ad esempio sulle terrazze. Un esempio è l’ufficio di San Francisco della ditta DCI Engineers che ha dei corridoi con finestre di grandi dimensioni da cui è possibile vedere la baia cittadina.
Quanto alla qualità dell’aria, in questo momento sta aumentando la domanda di sistemi di filtrazione dell’aria, così da avere un ricambio efficiente e con meno spese in bolletta. Ciò è dovuto alle misure fiscali per l’adozione di impianti sostenibili come il Superbonus.
I RISVOLTI NEI RAPPORTI SOCIALI
L’emergenza Covid-19 ha portato a un boom dei sistemi di videoconferenza, utili per parlare da casa con i propri colleghi o principali. Questa tendenza avrà effetti anche sull’ufficio, dove la comunità sarà un mix di community reale e virtuale, in cui non saranno mai presenti tutti i dipendenti contemporaneamente, ma sarà importante creare momenti costanti di dialogo tra chi sarà fisicamente in ufficio e chi lavorerà da remoto. Nel progetto di D2U è sono previsti anche video e tele-conference rooms, che saranno indispensabili per mantenere coesione nei team di lavoro e rendere fluida la comunicazione tra colleghi e con interlocutori esterni.
Che si lavori in un ufficio o in una fabbrica, la mensa aziendale rappresenta un’occasione per chiacchierare e fare due battute in compagnia dei colleghi. Un momento di socialità che però per alcune realtà potrebbe scomparire. Diverse imprese infatti hanno acquistato gli smart locker, dei frigoriferi intelligenti che conservano cibi che si possono ordinare con l’app. In Italia esiste la società Camst che da tempo vende frigoriferi intelligenti in grado di conservare al fresco pasti per più giorni e che ha già venduto a diverse aziende. Addirittura Elior, multinazionale di ristorazione, ha lanciato I colti, una linea di 400 ricette prodotte in atmosfera protetta che durano 10 giorni e volendo possono anche essere consumati a casa.
Insomma la rivoluzione del mondo del è appena iniziata e i cambiamenti già si avvertono.
[1]: http://www.d2u.it/it/index.html