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Professione manager: al passo con l’innovazione

La globalizzazione e la trasformazione digitale hanno portato a una nuova ridefinizione del ruolo di manager all’interno dell’azienda. Ad oggi il manager non è più visto come una figura con funzioni meramente amministrative, ma un leader in grado di connettere il presente con il futuro.

Il primo passo per restare al passo coi tempi riguarda l’aggiornamento delle conoscenze, sia per ciò che riguarda le hard-skills che le soft skills. Le hard skills del manager del domani hanno a che fare con i data analysis, con le conoscenze informatiche, le lingue straniere e gli aspetti legali. Le soft skill invece hanno a che fare con il pensiero critico, il problem-solving e l’intelligenza emozionale. D’altronde, se è vero che nel giro di qualche anno molti lavori verranno sostituiti dalle intelligenze artificiali, nessun robot potrà mI sostituire la sensibilità umana.

Il secondo aspetto riguarda il rapporto con i collaboratori, che non è più quello del capo che impartisce ordini, ma deve diventare quello del leader che ha una visione strategica degli obiettivi.

Anche in Italia stiamo già assistendo a questa trasformazione. Un esempio riguardo la professione del “quadro”, nata come soggetto di collegamento fra la dirigenza e gli impiegati ma che, con il tempo, si è arricchita di nuove responsabilità e di un maggiore carico di lavoro. Secondo l’ultimo studio di Quadrifor, 6 quadri su 10 dispongono di un budget da gestire e il 73% degli intervistati condivide le strategie aziendali.

COME FAVORIRE IL LAVORO DEL MANAGER

Se il manager dovrà aggiornare le proprie competenze, anche l’impresa dovrà rivedere la propria organizzazione, puntando sulla qualità e sull’abbattimento di costi improduttivi.

Un modello di gestione aziendale che viene considerato in grado di garantire un’adeguata interazione fra persone e nuove tecnologie è “Agile”, nato agli inizi del secolo negli Stati Uniti e oggi adottato da diverse imprese in tutto il mondo. Si tratta di un modello di organizzazione aziendale che supera li vecchio organigramma aziendale e che si basa sul lavoro di piccole squadre con compiti chiari e un forte grado di autonomia. Alla fine di ogni fase i gruppi si confrontano fra di loro, facendo il punto della situazione e, se necessario, apportando modifiche al progetto. Così si abbattono i costi, con un vantaggio di produttività. In questo contesto, il manager può coordinare le squadre dettando i tempi e i metodi di lavoro.

Per agevolare il lavoro del manager, molte aziende si affidano a “nuove” figure professionali come il Talent Manager, il Digital Manager o il Product Managaer. Il Talent si occupa della selezione, della contrattualizzazione e dei premi per motivare il candidato. Rispetto a un’agenzia di risorse umane, un talent-manager interno conosce le dinamiche e il metodo di lavoro dell’azienda. Il Digital manager, invece, segue la trasformazione digitale dei processi produttivi, mentre il Product Manager elabora strategie per la commercializzazione dei prodotti.

RISPARMIARE TEMPO, QUINDI DENARO

La conoscenza resta comunque la via maestra per rimanere al passo con i tempi e conoscere il mondo che ci circonda. Fra le imprese italiane risulta ancora troppo spesso sottovalutata, tanto che, a parte la formazione tecnica obbligatoria, offrono ai propri dipendenti sessioni di materie ormai superate o vecchi format d’aula.

Da un recente focus-group di Quadrifior è emerso che, da nella maggior parte delle imprese italiane manca ancora una vera cultura digitale, si fa fatica nella comunicazione interna e si registra ancora difficoltà nello scegliere corsi di formazione mirati.

Anche per questo che è nata Orwell con l’obiettivo di fornire ai nuovi manager e ai professionisti un’unica soluzione grazie alla quale poter gestire con facilità tutti i canali online e migliorare costantemente i risultati di gestione e di comunicazione (interna ed esterna).

Orwell vi aiuterà anche a trovare i contenuti migliori da pubblicare sui vostri canali e sarà in grado di tenervi costantemente aggiornati sul sentiment del mercato: un’arma importantissima per decidere come e quando esporre il vostro brand! Ora non vi rimane che andare su www.orwell.biz  per scoprire nel dettaglio di che cosa si tratta e, se lo vorrete, per provare gratuitamente la nostra piattaforma.

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è consulente di marketing strategico, keynote speaker e docente di branding e marketing digitale all’International Academy of Tourism and Hospitality. È stato inviato di «Vanity Fair» negli Stati Uniti per seguire Donald Trump, a Kiev per la campagna elettorale di Zelensky, collabora con diversi media ed è autore di 10 libri. Nel 2016, per promuovere la versione inglese de Il Predestinato ha inventato la sua finta candidatura alle primarie repubblicane sotto le mentite spoglie del protagonista del romanzo, il giovane Congressman Alex Anderson. Una case history di cui si sono occupati i principali network di tutto il mondo.

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