Trasmesso a reti unificate, il Grande Fratello Gov è un format televisivo con una potenza di fuoco talmente poderosa da essere riuscito a cambiare la vita praticamente a tutti diventando, in breve tempo, un caso di studio ovunque nel mondo. Per meglio comprenderne il fenomeno, vediamo insieme come funziona.
La selezione dei concorrenti
Trattandosi di un esperimento sociale sono stati presi i due partiti politicamente più distanti tra loro, quelli i cui rappresentanti, per intenderci, si scambiavano accuse e insulti talmente pesanti da arrivare, in alcuni casi, perfino in Tribunale. Da questi due soggetti politici, M5S e PD (acronimo, secondo Di Maio, di Partito Dibibbiano), sono stati selezionati 21 ministri, guidati dallo stesso presidente del consiglio che fino a qualche giorno prima era al governo insieme alla parte politica opposta al PD ovvero la Lega.
Una volta entrati a Palazzo Chigi, ministri e presidente sono stati lasciati liberi di governare l’Italia anche dopo l’arrivo del Coronavirus, che hanno dimostrato di saper gestire potendo far conto di dosi massicce di incompetenza, insicurezza e incoerenza, qualità imprescindibili per chiunque si assuma l’onere di guidare una nazione come la nostra.
Il regolamento
La finalità del gioco è quella di ridurre l’Italia nelle condizioni peggiori possibili, motivo per cui ognuno dei concorrenti è tenuto a dare il peggio di sé in qualsiasi ambito: dall’economia, al turismo, alla scuola, alla sanità per arrivare alle libertà individuali e collettive. Più danni si fanno e più aumenteranno le possibilità di rimanere a Palazzo Chigi.
Il tutor del presidente
Come si legge nel regolamento stilato da Beppe Grillo e approvato all’unanimità da lui medesimo, Giuseppe Conte sarà affiancato da un tutor che avrà il compito di supportarlo al fine di consentirgli di prendere le decisioni peggiori, soprattutto in termini di comunicazione. Scelta ricaduta su Rocco Casalino che, come vediamo da questo video, gode della fiducia incondizionata del fedele alleato di governo Matteo Renzi:
Il confessionale
Ogni volta che Rocco Casalino e Giuseppe Conte ne avranno voglia, quest’ultimo potrà recarsi al confessionale di Palazzo Chigi da cui, rigorosamente all’ora di cena, potrà rivolgersi agli italiani per fare promesse, annunci e proclami, anch’essi rigorosamente ad minchiam come tutto il resto dell’attività di non-governo.
Le prove
Tutti i concorrenti dovranno cimentarsi in prove molto impegnative, studiate appositamente per mettere a frutto le loro incompetenze: scrivere un decreto nella maniera più incomprensibile possibile, comunicarne le disposizioni in tempi e modi rigorosamente sbagliati, gettare il paese nel caos e affossarne l’economia sono soltanto alcuni esempi. C’è da dire che fino ad ora tutte le prove sono state superate brillantemente, compresa quella, oggettivamente difficile, di trasformare l’Italia in una sorta di regime autoritario in cui siamo indotti a sentirci dei ladri se ci sediamo su una panchina a leggere un libro e dove è vietato manifestare ed esprimere dissenso.
Supercalifragilistichespiralidoso
Dopo poderoso non potrà che essere questo l’aggettivo con cui identificare l’operato dei concorrenti di questa prima edizione del Grande Fratello Gov, poiché ne inquadra perfettamente la leggerezza con cui, provvedimento dopo provvedimento, stanno riuscendo nell’intento di risucchiarci tutti per strapparci dalla dimensione reale e risputarci nel loro mondo ideale: l’enorme set di un Grande Fratello globale, con 60 milioni di concorrenti rinchiusi in casa, guardati, ascoltati e giudicati. 24 ore su 24, senza nemmeno lo straccio di un televoto.