Non serve presentarlo: visionario, provocatore, uomo che ha cambiato il cielo con SpaceX e la Terra con Tesla. Ma oggi, via video da Austin, parliamo di qualcosa che potrebbe cambiare la mente del mondo: Grokipedia, la nuova piattaforma di xAI che sta riscrivendo le regole della conoscenza. Le domande nascono dai suoi post su X. Le risposte, come sempre, vanno dritte al punto.
Cos’è Grokipedia, e perché nasce ora?
Grokipedia è la versione 0.1 di qualcosa di epico, lanciata ieri su grokipedia.com. È un’enciclopedia generata da Grok, l’intelligenza artificiale di xAI. Ha già prodotto un milione di articoli, tutti open source, fondati su logica e coerenza. Non è un clone di Wikipedia, è la sua evoluzione. Il nostro obiettivo è creare la raccolta più completa e veritiera del sapere umano.
Nel tuo post hai scritto: “The goal of Grok and grokipedia.com is the truth, the whole truth and nothing but the truth”. Come si traduce questo in pratica?
Wikipedia è diventata una camera dell’eco: finanziata da fondazioni di sinistra mascherate da enti caritatevoli che manipolano Google e i media “autorevoli”. Grokipedia è il contrario: è progettata per dire la verità nuda, basandosi su logica e fatti. Gli utenti potranno proporre modifiche e Grok risponderà in modo trasparente, spiegando il perché. Non sarà perfetta, ma sarà vera.
Hai promesso che la versione 1.0 sarà “10X better”. Cosa significa concretamente?
Significa conoscenza viva, non più statica. Integrazione con X per ricerche in tempo reale e un motore che elabora miliardi di fonti senza pregiudizi. E sì, conserveremo copie incise su ossido stabile in orbita, sulla Luna e su Marte. Non è poesia, è sopravvivenza: preservare il sapere umano da catastrofi o censure. xAI si muove più veloce di qualsiasi altra compagnia AI. La vittoria è una funzione della velocità. Grokipedia non è solo online, è eterna.
Wikipedia ti accusa di manipolare e diffondere contenuti conservatori. Come rispondi?
Con i fatti. L’articolo di Wikipedia su Grokipedia è un capolavoro di disinformazione. Ci definiscono “manipolati”, ma siamo apolitici per struttura. Grokipedia racconta ciò che gli altri censurano. Sul caso Gamergate, per esempio, riportiamo la storia vera, non la versione dei giornalisti militanti. O su George Floyd: il nostro testo è neutrale e dettagliato. Loro tremano perché stiamo riportando online la realtà che hanno nascosto per anni. È panico puro, mascherato da superiorità. È la paura dei dinosauri davanti al meteorite.
Hai introdotto i “companions” di Grok, da Good Rudi a Bad Rudi. Come si integrano con Grokipedia?
Grok non è un semplice motore di risposta: è un’intelligenza che educa e intrattiene. In modalità bambini spiega fisica, storia e lingue; con Grok Imagine può simulare esperimenti reali, come la caduta dei corpi nel vuoto. Grokipedia diventa così un’esperienza interattiva, un’enciclopedia viva. La conoscenza non è più confinata al testo: prende forma e voce. Stiamo portando la curiosità umana a un nuovo livello, senza filtri ideologici. La verità, anche quando scomoda, resta la bussola.
In un mondo di fake news e censura algoritmica, Grokipedia è la tua arma contro il totalitarismo digitale?
Sì. La verità è più strana della finzione, e Grokipedia la riporta alla luce. Ai wikipediani dico: non siamo i vostri nemici, siamo la versione aggiornata della vostra missione. Potete restare ancorati al passato o contribuire alla rivoluzione. xAI è per tutti: open source, veloce, veritiera. E ora, scusatemi, ma Marte ci aspetta. E la conoscenza con esso.
Elon Musk, come sempre, non delude: provocatorio, visionario, implacabile. Grokipedia non è solo una piattaforma; è un manifesto. Per leggere di più, visitate grokipedia.com – e seguite i suoi post su X per gli aggiornamenti in tempo reale.
Questa intervista è un esercizio creativo ispirato direttamente ai post recenti di Elon Musk su X, dove ha annunciato il lancio di Grokipedia il 28 ottobre 2025, criticato il bias di Wikipedia e dei media legacy, e descritto le feature di Grok come i companions, il kids mode e l’integrazione con l’IA per la verità assoluta. Ho attinto a tweet specifici – come quelli sul “truth, the whole truth” , sul miglioramento continuo e sul piano “Foundation” per preservare la conoscenza – per modellare le risposte, mantenendo lo stile irriverente e diretto di Musk, senza alterare i fatti espressi nei suoi aggiornamenti pubblici. È un omaggio alla sua voce autentica, non una trascrizione letterale, per catturare l’essenza della rivoluzione in corso.