Non so per quale arabesco del destino, ma l’attacco della ferocissima Corte Costituzionale tedesca al quantitive easing di Mario Draghi -5 anni dopo, ci hanno riflettuto molto- ritenuto “non illegale ma parzialmente incostituzionale”, è arrivato proprio mentre su Amazon Prime stavo gustando la quarta serie di The Man in The High Castle; e lì mi sono chiesto cosa sarebbe davvero successo se i nazisti avessero vinto la guerra.
Sicuramente non avremmo avuto una Bce. E neanche una Corte di Giustizia europea a cui prima la Consulta tedesca chiede un parere -teoricamente vincolante- sul qe; e poi, dopo che la Corte di Giustizia afferma che gli acquisti dei titoli fatti col bazooka -il Pspp Public Sector Purchase Programme- sono assolutamente legali, be’, ecco la stessa Consulta teutonica che, sprezzante, se ne fotte e cambia idea e dà alla Banca Centrale Europea “tre mesi per fare chiarezza sul piano d’acquisto di titoli pubblici” ora riproposto dalla Lagarde. Tre mesi di preavviso, come per le colf.
Che poi, che chiarezza devi fare, la Bce? Sì, è vero che in teoria, ogni intervento di Eurotower dovrebbe essere “proporzionato al peso economico dei singoli paesi” e non dovrebbe comprare più di un terzo del debito di ogni Stato. Ma, forse i tedeschi non se ne sono accorti: herr doctor, c’è una pan-de-mia, una situazione di emergenza che fa saltare i paletti:
se si mettessero limiti agli acquisti ora Francia, Spagna e soprattutto Italia salterebbero e crollerebbe l’Europa; e non è che noi attualmente – come in The Man in The High Castle- abbiamo un Reich di riferimento. Invece, ecco che la Corte di Karlsrhue dà una sberla in faccia alla Ue e minaccia: fai come diciamo noi o diciamo alla nostra Bundesbank -la prima azionista delle Bce- di uscire dalle operazioni europee di interventi. Cioè i tedeschi, in pratica prendono per la collottola la Vecchia Europa rintronata dalla crisi: da oggi ti metto in casa di riposo e ti requisisco il borsellino.
